Le persone dimenticheranno ciò che hai detto e anche ciò che hai fatto. Ma non dimenticheranno mai come le hai fatte sentire. (cit. Maya Angelou)
In una situazione di malattia, spesso ci troviamo a misurarci con i nostri limiti fisici e psicologici e con cambiamenti nella nostra identità e adattamenti nella considerazione che abbiamo di noi stessi.
In queste situazioni, un fattore essenziale che influenza la qualità di vita della persona malata è la tutela della dignità, in particolare, da parte di chi assiste e di chi cura.
Per questo, Fondazione Insieme con Humanitas –che da sempre si occupa direttamente o indirettamente della qualità di vita di pazienti e familiari- ha promosso un percorso di riflessione e condivisione tra fisioterapisti sul concetto di dignità nella pratica di cura quotidiana, condotto dalla psicologa dr.ssa Chiara Poggio.
Il concetto di dignità è chiaro, ma difficile da spiegare perché è strettamente soggettivo. A partire dagli spunti forniti dalla “Terapia della dignità” (nata in Canada nell’ambito delle cure palliative) durante gli incontri, gli operatori riflettono sulle modalità per sostenere al meglio i pazienti e sul loro ruolo nel riconoscimento o nella perdita della dignità di chi assistono, a partire dalla relazione che stabiliscono con la persona malata e dentro la quale si delineano i confini soggettivi del concetto stesso di dignità.
La proposta di Fondazione ha avuto molto successo e da poco si è conclusa la terza edizione del ciclo di incontri che ha coinvolto più di una trentina di operatori.