Il presidente di Labsus indica le priorità post Covid. A cominciare dai patti di collaborazione per la gestione dei beni pubblici attraverso la cittadinanza attiva. I temi su cui lavorare sono la scuola, il verde e la sostenibilità.
Lo sgabello della ricostruzione del Paese ha tre gambe: lo Stato, le imprese e i cittadini attivi, intesi sia come volontari che operano nel Terzo settore, sia come cittadini che si prendono cura dei beni comuni. «Senza questa terza gamba, la ricostruzione non sta in piedi». Ne è convinto Gregorio Arena, docente universitario e fondatore e presidente di Labsus, l’associazione che cura e promuove la sussidiarietà anche attraverso i cosiddetti Patti di collaborazione con le amministrazioni pubbliche, per fare in modo che siano i cittadini a prendere in mano la cura dei beni comuni, spesso abbandonati.